Edificato su uno sperone roccioso a 797 mslm, si distingue per la posizione dominante sulle Valli dei torrenti Dolo e Dragone, che ne ha fatto nei secoli una postazione fortificata a guardia del territorio circostante e delle vie di comunicazione che conducevano ai valichi appenninici.
Fin dall'epoca pre-romana infatti ai piedi del borgo passava un importante percorso che i romani ampliarono e ammodernarono e che nel medioevo divenne una delle principali vie di collegamento con la Toscana: la Via Bibulca, così detta perché assai ampia da permettere il transito di due buoi aggiogati. Compreso tra i possedimenti della Badia di Frassinoro, nel 1160 il territorio di Montefiorino, fu dato in feudo ai Montecuccoli, che nel 1170 lo fortificarono costruendo sul punto più elevato del monte una robusta torre quadrangolare, attorno alla quale tra il 1235 e il 1239 innalzarono un castello. Rimase di loro proprietà sino al 1429 anno in cui gli abitanti si sollevarono ai signori chiedendo la protezione di Nicolò III d'Este, dal quale ottennero il privilegio di non essere più sottomessi ad alcun feudatario. Gli Estensi confermando l'autonomia concessa, elevarono Montefiorino a Podesteria che rimasi in loro possesso sino al 1796. Nel 1944 fu sede del governo democratico della Repubblica di Montefiorino la prima zona dell'Italia settentrionale liberata dalle forze partigiane.
Montefiorino. La Rocca Medievale con la sua possente Torre. Il Museo della Repubblica dI Montefiorino e della Resistenza Italiana La Torre del Mercato (1320), adattata, nella metà del '900 a torre campanaria e l'Oratorio degli Zerbini datato 1618, con pronao su sei colonne di arenaria e copertura a piagne.
Vitriola. il Borgo di antica origine menzionato nel 1010, un tempo la più fertile e più popolata tra le terre che i Canossa concessero all'Abbazia di Frassinoro, presenta la chiesa di Sant'Andrea Apostolo che conserva tratti romanici e una lunetta a rilievo col Cristo benedicente fra due chierici (seconda metà sec. XI), l'Oratorio di San Giuseppe un tempo abitato dai Cappuccini predicatori quaresimalisti e la casa torre del Pignone (Sec. XIII). Nei dintorni, numerosi i complessi a corte con torri difensive dei sec. XII-XVI, come Ca' de Baroni, Ca' de Bellucci, Ca' de Tonelli.
Rubbiano. La Pieve Romanica di Santa Maria Assunta, un tempo con ospizio per viandanti, posta sull'antica via Bibulca, che portava al Passo delle Radici per giungere in Garfagnana. Tra le massime espressioni del romanico nel Modenese, documentata già nell'anno 882, nei canoni della riforma benedettina di Cluny, mostra influssi dal Duomo di Modena nelle tre navate con presbiterio sopraelevato; bellissima l'acquasantiera attribuita al Maestro delle Metope, attivo nel Duomo modenese (1130 ca.).
Farneta. La Centrale Idroelettrica di Farneta una delle più significative opere dell'uomo realizzate in Appennino. Costruita tra il 1924 e il 1929 dai Consorzi di bonifica emiliani, tappa di eccezionale interesse per l'archeologia industriale, ancora attiva, con una parte restaurata a "museo".
Lago. Il Borgo di Medola di antichissima origine in cui sorgeva una Rocca strategicamente molto importante. Il Parco del Tartufo, bosco di querce e castagni di oltre 25 ettari all'interno del quale un antico metato ristrutturato è stato adibito a rifugio/centro visita.
Il Parco delle Ofioliti situato nel SIC (Sito di importanza Comunitaria) denominato "Poggio Bianco Dragone" in parte in Comune di Palagano e in parte in comune di Montefiorino, di elevato valore faunistico, nel quale sono presenti numerose specie vegetali rare o di pregio naturalistico, dove spicca l'imponente complesso ofilitico del Monte Calvario con il Poggio Medola.
Nella parete rocciosa a picco sulla strada provinciale di fronte al Monte Calvario è possibile scorgere una stratificazione di flysch (sovrapposizione di strati di rocce, a testimonianza dalle antiche origini)
Regna sovrano su queste tavole il Tartufo Valli Dolo e Dragone, prelibato per sapore e profumo, di quattro specie: Tartufo bianco pregiato, Scorzone autunnale, Tartufo nero liscio, Bianchetto o marzuolo. Montefiorino lo celebra nell'annuale Mostra Mercato del tartufo con eventi e degustazioni di prodotti locali : formaggio parmigiano reggiano, formaggio caprino, miele, prodotti del sottobosco, marroni, funghi, mele, aceto di mele, zafferano, antichi cereali. Tutti da gustare nei menù proposti dalla diffusa rete di ristoranti e trattorie locali in cui la buona cucina tradizionale è di casa.
Mostra Mercato del Tartufo Modenese (Montefiorino, fine ottobre primi novembre), Festa della Castagna (Rubbiano - terzo fine settimana di ottobre), Concia del Maiale (seconda settimana di gennaio) - Festa dell'Aratura (Rubbiano - Agosto) - Festa degli Alpini alla Caselle (Giugno)
Presepe Vivente (Montefiorino - cadenza biennale anni pari)
Immersi nei boschi si trovano i metati, piccole costruzioni a due piani, un tempo utilizzate per l'essicazione delle castagne.
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